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Bitcoin ai massimi degli ultimi 3 anni: quota $800 .


I bitcoin segnano un nuovo importante passo al rialzo: l’esito del referendum italiano e le dimissioni di Renzi sono inoltre colpi bassi per l’UE. Che i bitcoin possano beneficiarne?

Lo scorso venerdì la quotazione dei bitcoin ha eguagliato i massimi di giugno a $778, i più alti mai raggiunti dall’inizio del 2014.

Il raggiungimento del grande traguardo a $800, sempre più vicino, potrebbe secondo alcuni trovare sostegno nelle conseguenze dell’esito del referendum costituzionale, prima fra tutte le dimissioni di Renzi.

Il colpo basso per l’Unione Europea, avuto con la perdita della poltrona di uno degli europeisti più convinti, potrebbe infatti agevolare i beni rifugio, tra i quali segnaliamo l’incredibile performance del palladio, anche quelli particolari e ancora dai meccanismi non del tutto chiari come i bitcoin.

Dopo aver analizzato la reazione di oggi del cambio euro-yen, vediamo ora la situazione dei bitcoin nell’andamento e nelle prospettive del cross BTC/USD.

Bitcoin si mantengono forti e orientati al rialzo: problemi UE per la spinta a $800?

I bitcoin hanno una breve storia alle loro spalle, ma non così breve da non permettere di trarre alcune conclusioni.

Periodi di instabilità politica, di tumulto economico e, più in generale, di incertezza nei mercati finanziari hanno generalmente costituito un’occasione per la criptovaluta di guadagnare valore nel breve periodo.

È successo quando ci furuno i grandi problemi che riguardarono la Grecia l’anno scorso e si è ripetuto con la Brexit nel 2016. L’occasione nata ieri dal nostro paese potrebbe porre quindi delle premesse simili.

L’esito del voto di ieri è costato all’Unione Europea un altro po’ della fiducia riservata nei suoi confronti e la direzione che si sta intraprendendo in vista delle elezioni francesi del prossimo anno non è delle più incoraggianti.

Il ruolo del referendum costituzionale potrebbe così essere quello di andare a riempire un nuovo tassello nel percorso verso una crescente instabilità a livello politico nell’Eurozona, scenario dal quale molti investitori cercheranno riparo.

Una valuta come i bitcoin che prescinde da un’autorità centrale nonché politica e che beneficia, o almeno così dimostra il passato, dei deficit di sistema a livello globale, può rappresentare una soluzione e la visione del trend degli ultimi mesi parla chiaro:

Nel grafico si osserva l’andamento della quotazione dei bitcoin dai massimi storici di fine 2013, quindi oltre 3 anni di storico.

Dall’ottobre del 2015 la criptovaluta ha intrapreso un trend rialzista, evidenziato dalla trendline in verde, che, al netto di un paio di piccoli falsi breakout, sostiene e descrive un andamento decisamente positivo.

Il raggiungimento del massimo annuale a $778 ha avvicinato nuovamente la soglia psicologica di $800, che non vengono toccati dal febbraio del 2014.

Il superamento di questo chiaro livello di resistenza porterebbe i bitcoin verso il target successivo a $830 ma, soprattutto, lancerebbe la quotazione verso fasce di prezzo toccate solo all’interno di un trimestre, lontano circa 3 anni.

L’occasione sembra di quelle importanti, per quanto il doppio massimo e un RSIvicino ai livelli di ipercomprato segnalino da un punto di vista tecnico possibilità di un momeno di respiro, con il supporto a $700 pronto a fare da sostegno.

Chissà che non sia proprio l’indomani del referendum italiano l’inizio di una nuova fase rialzista per i bitcoin.

https://www.forexinfo.it/Bitcoin-ai-massimi-degli-ultimi-3

 
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