Deutschland Uber Alles….
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Deutschland Uber Alles…. titolo molto scomodo, ma in questo caso è di grande ammirazione per il Governo Federale Tedesco che ha scritto in solo 4 pagine (link), poche ma notevoli righe di regolamentazione, anzi direi, di chiarezza sul mondo Bitcoin e delle criptovalute in generale.
E così mentre noi italiani ci perdiamo dietro la pessima risoluzione 72 dell’AdE e del Decreto Ministeriale antiriciclaggio fuorilegge (link) i tedeschi da pochi giorni hanno scoperto quanto sono belle le cripto per il Governo Federale e quando tra 5 anni si vedrà l’ulteriore divario tra i due paesi, non vorrò più sentire che l’Italia va male per colpa dei tedeschi!
Ma scorriamo meglio queste poche semplici affermazioni del Ministero Federale delle Finanze.
Per prima cosa si afferma che gli scambi di Bitcoin ed altre criptovalute con valute “fiat” non sono soggetti ad IVA come affermato dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea. Per noi italiani avere un governo che legge le sentenze europee sarebbe già molto! Il Ministero tedesco difatti poi adegua la normativa IVA, su questo assunto di non imponibilità.
Seguendo la linea della Corte di Giustizia Europea, ne segue che effettuare un pagamento mediante criptovalute non vi è alcuna tassazione in quanto IVA ed altre eventuali imposte, se dovute, sono già state incluse nella transazione ad esempio una cena in pizzeria (regolarmente fatturata).
Quindi ne segue che anche il cambio da Bitcoin o altre criptovalute non è tassato.
Successivamente il documento va ad analizzare quella che è l’attività dei c.d. “Bergleute” ovvero i miner il Documento afferma che: “i servizi svolti dai miner sono transazioni non tassabili. Le cosiddette commissioni sulle transazioni con le quali i miner sono pagati su base volontaria dagli utilizzatori del sistema e non sono direttamente correlate con ciò che realizzano i minatori. Inoltre il premio ricevuto dai miner in nuovi Bitcoin emessi dal sistema non è da considerarsi un pagamento per il mining”. E ciò implica una non tassabilità.
Per quanto riguarda l’attività delle Handelsplattformen ovvero degli Exchange il documento afferma che sono soggette a tassazione, salvo quando compravendono per conto proprio.
Il documento chiarisce anche l’attività dei portafogli c.d. wallet dove se il soggetto che offre il servizio dovesse essere remunerato allora sarebbe soggetto a tassazione.
A questo punto visto che la Germania non è una terra di barbari, chi volesse investire nel settore delle criptovalute, della blockchain e dei sistemi DAG, dovrà prendere in seria considerazione questo paese.
Auf Wiedersehen
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Manager and consultant in tax, law, financial and business administration on cryptocurrency, blockchain and DAG, co-founder and treasurer BTC Association