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E’ il modello Stock to Flow a darci la previsione del prezzo di bitcoin.


E’ il modello stock to flow a darci la previsione del prezzo di bitcoin

Prezzo di bitcoin a 100.000 ? ecco cosa ci dice lo Stock-to-Flow.

Passato indenne L’ Halving ?  Spero di Si ! 

Arrivati a questo punto le domande che ci facciamo sul futuro di bitcoin sono tante, tutte lecite e nessuna risposta scontata, anzi ! Perchè prevedere l’andamento dei bitcoin è forse impossibile, troppe sono le variabili a partire da quello che sarà il ruolo dei Miners, per finire al grado di adozione, sempre più necessario.

Mi sono chiesto allora se esiste un indicatore che permetta o abbia permesso di tracciare il valore del prezzo nel corso di questi anni, una traccia affidabile che conservi uno storico di riscontro e magari ci faccia immaginare il futuro del prezzo di BTC, vincolato alla produzione, alla sua scarsità e all’indice di adozione.

Ebbene si, esiste !.

Si tratta di un “semplice” grafico, che si chiama stock to flow.

Vediamolo nel dettaglio, ma non prima però di aver ripassato gli aspetti principali dell’Halving e delle sue implicazioni in termini di scarsità e rarità per bitcoin.

HALVING (IL DIMEZZAMENTO)

L’evento al quale abbiamo assistito nelle settimane scorse, non è certamente un fatto isolato. Nella sua storia recente bitcoin ha già subito tre Halving, riducendo il premio (e quindi il conio, per blocco minato), agli attuali 6.25 BTC di oggi.

La rete Bitcoin ha generato blocchi ininterrottamente a partire dal 3 gennaio 2009 e la ricompensa per il mining era inizialmente di 50 bitcoin (BTC) :-). 

Ogni blocco successivo aveva la stessa ricompensa mineraria ma a partire dal blocco 210.000 l’ Halving o “dimezzamento”, taglia a metà il valore della ricompensa che viene distribuita ai minatori. 

In altre parole dal blocco 210.000 in poi, la ricompensa viene dimezzata a 25 BTC, successivamente dal blocco 420.000 (nuovo Halving) la ricompensa passa a 12,5 BTC; e così via, fino ad oggi.

Dal momento che i blocchi vengono generati ogni 10 minuti, gli “eventi dimezzati” si verificano ogni 35.000 ore: quasi ogni 4 anni.

Questi eventi continueranno ad esserci, saranno ciclici e si ripeteranno fino a quando la ricompensa per i minatori non raggiungerà 0 BTC, cosa che accadrà esattamente dopo il 33° dimezzamento (Halving), in un periodo di tempo che avrà la durata di 132 anni.

L’ultimo Bitcoin estratto, ci verrà consegnato dall’algoritmo nell’anno 2140, ed esattamente quando saranno stati coniati complessivamente 21 milioni di BTC.

Da quel momento in poi Bitcoin diventerà davvero “deflazionistico“: “stampare”, “coniare” ed  “estrarre” nuove monete non sarà più possibile.

STOCK to FLOW

I rapporti stock-to-flow sono utilizzati per valutare lo stock corrente di una merce (importo totale attualmente disponibile) rispetto al flusso di nuova produzione (importo estratto in quell’anno specifico).

Lo “stock-to-flow” è un numero che mostra quanti anni, al tasso di produzione corrente, sono necessari per raggiungere lo stock attuale di materia prima prodotta. Più alto è il numero, maggiore è il prezzo.

 

Stock-to-Flow, considera quindi bitcoin come una materia prima, condizionata dalla scarsità.

Esattamente come l’oro, bitcoin è considerato “riserva di valore” e sebbene il suo comportamento sia ancora del tutto imprevedibile, data la sua recente storia e l’impossibilità di confrontare dati a lungo termine, l’offerta proprio come l’oro,  prevede un costoso e crescente processo di estrazione, necessario ad estrarre gli ultimi 3 milioni di BTC rimasti nell’algoritmo.

Il tasso di approvvigionamento, dato il recente e i futuri dimezzamenti previsti, mantengono il valore costantemente basso conferendo a bitcoin l’appellativo di oro digitale, scarso in assoluto anche ad esistere.

I rapporti stock-to-flow sono utilizzati quindi per valutare lo stock corrente di una merce, rispetto al flusso di nuova produzione.

COSA CI DICE IL GRAFICO

Inquadrata la questione, cominciamo ora ad analizzare il grafico ed ad osservare che il prezzo ha continuato a stare, bene o male, sempre in scia con il rapporto Stock to Flow

Il differente gradiente di colorazione, indica il numero dei giorni mancanti al successivo Halving, come per altro indicato sull’asse Y (a destra del grafico).

Inutile fare previsioni, ma si controlli invece, valutando sia il comportamento passato e la tendenza a “seguire”, della linea di Stock-to-flow, e quindi di riflesso immaginare cosa potrà accadere nel prossimo futuro.

Si osservi che nel passato remoto ed in quello recente, l’andamento è stato in linea con lo S-t-F, anche durante la bolla del 2017 e sebbene l’andamento abbia in qualche breve fase discostato, la linea di tendenza è rimasta incredibilmente in “scia”. 

CONCLUSIONI

Lo stock-to-flow, è semplicemente l’importo che le persone sono disposte a pagare per creare una nuova unità di una merce (ad esempio il costo per estrarre un’oncia d’oro), rispetto al prezzo di acquisto di un’unità dalla scorta di qualcun altro.

Lo stock non è quindi una metrica magica. Tende semplicemente ad essere utile per l’analisi dei prezzi, in particolare dei metalli preziosi perché i metalli che sono costosi da produrre sono anche prodotti a volume più basso ( un po’ come l’oro, ma anche – per chi ha capito come funziona – bitcoin).

Quindi attenzione, lo StF da solo non fa sì che il prezzo sia quello che è, ma piuttosto è la domanda e l’offerta del mondo reale che determinano sia il prezzo che l’ andamento dello StF

Ad ogni modo sognare non fa mai male

Link di approfondimento https://www.lookintobitcoin.com/charts/stock-to-flow-model/

 
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