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L’economia a un bivio e la crypto ?


Goldman Sachs, prevede un possibile shock finanziario, molta liquidità sembra spostarsi sulle StableCoins

Secondo Goldman Sachs, la crescita dei profitti aziendali – storicamente il più grande booster per i prezzi delle azioni – subirà tre trimestri consecutivi di forte contrazione.

La banca d’investimento prevede che l’utile per azione S&P 500 diminuirà del 33% nel 2020, con il prezzo dell’energia che sarà scarsamente performante, mentre consumi e la sotto performance delle imprese industriali, peseranno sull’indice generale. I margini di profitto che erano vicini ai massimi record all’inizio dell’anno, scenderanno all’8,7%, il livello più basso dal 2010.

Il più grande colpo agli utili arriverà nel secondo trimestre, quando la disoccupazione di massa, le chiusure delle imprese e le attività di quarantena, scenderanno a un minimo senza precedenti. Si prevede che il periodo di tre mesi vedrà una perdita di $ 10 per azione per l’ S&P 500, che segnerebbe un calo del 123% su base annua.

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COSA ACCADE ALLE CRYPTO

Sebbene non sia una regola scritta che i prezzi delle criptovalute seguano i prezzi azionari, durante la recente crisi creata dal COVID-19, abbiamo assistito ad una evidente correlazione tra i due mondi. Ne abbiamo parlato in un post esaustivo, che abbiamo pubblicato QUI .

In particolare si è evidenziata la correlazione, attraverso un grafico, che ha saputo raccontare meglio di tante parole come S&P500 e le principali crypto del MarcketCap siano risultate fortemente in relazione.

Inutile dire che, se le previsioni fossero confermate e i mercati azionari dovessero sperimentare un’altra grande crisi di liquidità, quelli di criptovaluta verrebbero probabilmente asfaltati.

FATTI NUOVI: flussi di capitali

Certamente il mercato delle crypto è relativamente giovane, ma in particolare negli ultimi tempi, si è assistito ad una importante accelerazione delle attività, delle innovazioni ed idee e dei flussi di capitale, verso la finanza decentralizzata, dal mondo reale e non solo, che ci induce a qualche nuova riflessioni e cambio di paradigma.

E’ il recente caso di Chicago DeFi Alliance (CDA), una specie di consorzio di società commerciali con sede a Chicago, che ha avviato la Chicago DeFi Alliance (CDA), un’iniziativa che mira a portare le competenze di alcuni tra i più avanzati trader nel nascente mondo di DeFi.

L’alleanza fornirà servizi di consulenza su offerte di prodotti ideali, liquidità di avvio e orientamento normativo. Il gruppo include grandi nomi come Jump Trading, TD Ameritrade, DV Trading e molti altri.

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LE STABLECOIN

Il fatto nuovo e diverso, rispetto alle precedenti fasi storiche, è che nel mese appena trascorso abbiamo assistito ad una disintermediazione dalla crittografia che non si è spostata però verso Euri e Dollari, ma contrariamente al passato, gli scambi più interessanti sono stati in direzione di Stablecoins.

In sostanza chi ha venduto ETH e BTC, lo ha fatto per Stablecoin crittografiche.

L’USDC per esempio è cresciuto del 50% negli ultimi 30 giorni, passando da $ 500 a $ 700 milioni, mentre il saldo USDT+USDC è cresciuto portandosi a quasi 1 Miliardo di $

CONCLUSIONI

Certamente la prospettiva di mantenere in Stablecoin e disintermediare la propria crittografia offre alcuni interessanti vantaggi, in primo luogo il capitale è tuo, mantenuto in un Wallet criptografico di cui solo tu hai l’accesso, nessuno lo può bloccare, requisire o peggio ancora rubare.

Per secondo il tuo Stablecoin lo puoi impegnare e prestare, guadagnando interessi (a proposito conosci FULCRUM?), mantenendolo certamente al riparo da inflazione e non solo.

Nel 2020, i protocolli Stablecoins hanno iniziato a fornire accesso globale ai servizi finanziari tradizionali, anche su DeFi, come risparmi, scambi e lending.

Il mercato potrebbe andare a picco, ma per le crypto il futuro è tutto da scrivere.

Stay Tuned.

 
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