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Fiscalità

Bitcoin tax?- Intervista al Dott. Paolo Musumeci


In pochi mesi il valore del Bitcoin è arrivato a superare la soglia dei 10mila dollari aumentando di ben 10 volte rispetto a solo un anno fa. Tra gli entusiasmi e le paure, spesso indotte da articoli di giornale non troppo precisi, un aspetto poco conosciuto è quello relativo alla tassazione.

Risponde alle domande di BITCONIO il Dott. Paolo Musumeci revisore contabile e consulente aziendale.

Il Bitcoin e le c.d. criptovalute sono tassate?

Al momento non esiste una legge che definisce la tassazione delle criptovalute, si può arrivare a determinate conclusioni basate sulle singole situazioni del contribuente. Per prima cosa bisogna dire che, come avviene con altri “valori”, il semplice possesso di per se non implica alcuna forma di tassazione, pur potendone venire degli obblighi informativi; ad esempio detenere criptovalute o token su exchange esteri potrebbe venire assimilato al possedere attività finanziarie all’estero e pertanto non compilare il c.d quadro RW si andrebbe incontro a sanzioni pesanti (info su quadro RW: https://www.fiscoetasse.com/approfondimenti/12530-quadro- rw-in- unico-2016.html).

Una tassazione potrebbe venire in capo al possessore di Bitcoin o criptovalute quando la vendita della criptovaluta dovesse generare una differenza positiva tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto. L’Agenzia delle Entrate nella risoluzione 02/09/2016 n° 72 ed anche in altro interpello, assimila le criptovalute alle valute estere e pertanto, soltanto per chi ha proposto l’interpello, il guadagno della compravendita effettuata senza intento speculativo – entro determinati limiti quantitativi circa 51.645,69 euro per un periodo superiore a 7 giorni – è esente da tassazione.

Cosa intende l’Agenzia delle Entrate quando dice senza intento speculativo?

Si rifà ad una tipologia di evento che può avvenire quando soggetti senza partita iva, comprano e rivendono delle valute estere, in questo caso la legge di riferimento è il Testo Unico Delle imposte sui redditi, articolo 67 comma 1 lettera c-ter.

Al solito ci troviamo di fronte ad interpretazioni differenti da parte delle autorità che tendono a proteggere la propria area di influenza: la Banca Centrale Europea, supportata dalla Corte di Giustizia Europea, definisce Bitcoin un sistema di pagamento e non moneta perché non può ammettere che altri soggetti privati emettano denaro diverso da quello di “Stato” o fiduciario c.d. fiat. Tale interpretazione non darebbe possibilità di tassazione e difatti l’ Agenzia delle Entrate, andando contro quanto sancito dalla Corte di Giustizia Europea, assimila Bitcoin alle valute estere, escludendo la tassazione in un solo caso e soltanto per chi ha proposto interpello.

Quindi se non si superano i limiti di 51.645,69 euro non si paga tasse?

Attenzione questo vale soltanto per chi ha fatto l’interpello inoltre si parla di operazioni a pronti di “valuta” limitatamente a Bitcoin o altre criptovalute su altre Blockchain, ma per i Token non è affatto scontato che valga la stessa interpretazione, anzi la tendenza è quella di assimilarli a strumenti finanziari soprattutto se danno dividendi o altri benefici economici, mentre per i c.d. Utility Token, che servono per usufruire di servizi, vi sono più possibilità che vengano considerati alla stregua dei vecchi gettoni telefonici. Spesso molti utenti delle chat che trattano di Bitcoin e fisco si trincerano dietro l’interpello, prendendo per buono quanto detto dall’Agenzia delle Entrate, a mio avviso è un grave errore perchè l’attività del trader non rientra nell’ipotesi citata essendo fatta con evidente – sano – intento speculatorio.

Quindi il possesso di bitcoin o altre criptovalute va inserito nella dichiarazione dei redditi?

Sicuramente è consigliabile la compilazione del quadro RW modello Unico Persone Fisiche se le criptovalute o i token sono detenuti in exchange esteri, quantomeno per evitare le sanzioni. Relativamente alla tassazione va valutato caso per caso.

Come fa lo stato a tracciare le criptovalute?

Quando si fanno transazioni sulla Blockchain c.d. permissionless, si parla di pseudoanonimato in quanto tutte le transazioni sono pubbliche, certe ed immutabili. Sta alle forze di polizia ad indagare per capire chi si cela dietro quelle transazioni, tale attività ha avuto anche un discreto successo come nel caso di Silk Road (https://it.wikipedia.org/wiki/Silk_Road) ed in altri casi, che comunque rappresentano una piccola percentuale delle transazioni che avvengono sulle blockchain.

Un po’ più difficile sarà seguire le transazioni occultate su Zcash e su Monero, due blockchain che consentono di effettuare transazioni anonime, ma prima o poi tali valori transati devono tornare sul mercato un po’ come avviene per il contante e in quel momento saranno visibili.

Esistono o sono in arrivo leggi a riguardo?

Il d.lgs 90/2017 ha introdotto nel nostro sistema normativo il concetto di valute virtuali e di prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale nell’adottare la IV Direttiva antiriciclaggio.

Tale legge però soddisfa soltanto l’aspetto dell’antiriciclaggio, quel che dovremmo fare sono delle aree di sperimentazione (sand box) dove si possa lasciare le aziende e gli operatori liberi di poter lavorare per costruire modelli economici, servizi ed imprese basati sulla blockchain o similari. Sarebbe un grosso passo avanti, pensiamo al mondo della robotica e in generale dell’IoT (Internet delle Cose) supportato da un sistema automatico di condivisione e scambio di informazioni e valori.

I bitcoin possono agevolare l’evasione fiscale?

Tutto può agevolare l’evasione fiscale, anche i bonifici o gli assegni bancari che sono ovviamente tracciati possono essere utilizzati a tal scopo. Il denaro cartaceo, sotto forma elettronica o in conto corrente come serve per effettuare operazioni economiche è utilizzato per evadere. Stessa cosa accadrà con le criptovalute, ma non in modo maggiore rispetto a quanto avviene oggi.

Paolo Musumeci
paul@theblacklily.eu
https://www.linkedin.com/in/paolo-musumeci- 1126ab11/
twitter @paulwonmusus

Per bitconio @andreabelvedere

 
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