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Bitcoin, il freddo record fa aumentare l’instabilità


hash rate è diminuito

Il mining hash rate di Bitcoin è diminuito di nuovo a 209 Ehash/s, pari a -8,17%, a causa del freddo record negli Stati Uniti.

In Texas, una mining farm è stata costretta a interrompere le operazioni a causa dell’impatto di un blackout su larga scala dovuto a una fortissima tempesta di neve. Foundry USA, un importante pool minerario statunitense, ha perso oltre il 50% della sua capacità mineraria a partire dal 23 di Dicembre.

Tutto questo ha influito sul tasso di hash globale di Bitcoin, che è sceso di oltre il 30% a partire dal giorno 26 Dicembre.

A causa del tempo anomalo e della “rete elettrica” instabile nella regione, si prevede che le operazioni siano nuovamente sospese. Gli esperti ritengono che potrebbe essere necessaria un’altra settimana, prima che l’ondata di freddo si riduca.

La stabilità della rete di Bitcoin è stata influenzata dal freddo record e dall’impatto sui minatori di criptovaluta, che hanno subito interruzioni nelle loro attività. Molti minatori si trovano in una situazione in cui è difficile continuare la propria attività a causa dell’aumento della concorrenza e della difficoltà del mining, il che potrebbe portare alla chiusura di alcune attività minerarie.

Mining farm sempre più centralizzato, il freddo record influenza l’hash rate che è diminuito

Secondo i risultati di un rapporto pubblicato da Arcane Research, l’hashrate bitcoin viene costantemente rilevato dalle società pubbliche statunitensi quotate nelle principali borse USA.

I dati attuali mostrano che la quota delle società minerarie quotate in borsa, sono in crescita continua.

Complessivamente i primi 3 pool minerari: Foundry, AntPool e F2Pool hanno aumentato il dominio nel 2022. Collettivamente ora detengono oltre il 60% della quota di mercato. I mining pool con sede negli Stati Uniti sono diventati più dominanti. Nel dicembre 2021 Foundry USA, Luxor e MARA Pool rappresentavano SOLO il 19,37%, ora il 29,40%.

 
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