La diffusione non regolamentata delle criptovalute preoccupa, afferma il regolatore italiano
MILANO (Reuters) – La diffusione delle criptovalute senza una chiara regolamentazione è motivo di preoccupazione e potrebbe danneggiare il mercato.
Paolo Savona si è unito a una serie di leader istituzionali che hanno chiesto a gran voce una maggiore regolamentazione e hanno affermato che le criptovalute potrebbero facilitare attività illegali come il riciclaggio di denaro e persino minare la capacità delle banche centrali di condurre la politica monetaria.
“Senza un’adeguata vigilanza potrebbe esserci un peggioramento della trasparenza del mercato, fondamento della legalità e della scelta razionale degli operatori (di mercato)”, ha affermato il presidente Consob presentando il rapporto annuale dell’Osservatorio.
Sia l’Europa che gli Stati Uniti stanno lavorando per regolamentare le risorse digitali e i loro fornitori, mentre gli investitori cercano nuove regole di base.
Accanto al quadro normativo in evoluzione, alcuni paesi, tra cui Cina, Gran Bretagna e Russia, stanno considerando di lanciare le proprie valute digitali della banca centrale.
Savona ha affermato che c’erano circa 4.000-5.000 criptovalute in circolazione senza alcuna forma di regolamentazione reale.
«Se a questa recente esperienza della stessa Consob si aggiunge la chiusura in Italia di centinaia di siti che raccolgono illegalmente risparmi, il quadro che emerge è preoccupante», ha detto Savona.
Ha avvertito che le valute potrebbero essere uno scudo per attività criminali come l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e il rapimento.
“Se ci vorrà troppo tempo a livello europeo per trovare una soluzione, (l’Italia) dovrà prendere le proprie misure”, ha affermato.
Segnalazione di Giancarlo Navach; Scritto da Stephen Jewkes; Montaggio di Andrew Heavens
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Independent researcher and consultant, Tech Writer at Blockchain Technology. From Italy