Ripple quotazioni e Global Freeze Functionality!
Ripple bene le quotazioni ma attenzione alla Global Freeze Functionality!
Questo è il primo pezzo che scrivo per Bitconio su una materia non propriamente mia, chi mi segue avrà letto interventi o seguito conferenze su expertise fiscali ed aziendali, ma quando un prodotto ha successo nonostante molti ne parlino male la curiosità prende il sopravvento e, dopo qualche nottata passata a studiare oltre che qualche telefonata con l’amico Simone, finalmente mi sono fatto un’opinione su Ripple, anzi su XRP che va ben distinta da Ripple Lab essendo questa la società che ha creato Ripplenet, ossia una serie di servizi finanziari. Difatti, se una banca od una società finanziaria regolamentata dice di usare Ripple questo non significa che stia facendo transazioni con XRP, ma che sta utilizzando la Ripplenet.
Ma le banche effettivamente utilizzano sistematicamente Ripplenet?
A quanto pare no: “non sono a conoscenza di banche che stanno usando o hanno intenzione di usare gli XRP (Ripple token) per decine di miliardi di dollari che sono necessari a supportare la valutazione di XRP” ha affermato Ari Paul cofondatore dell’hedge fund BlackTower Capital.
Ripple ha comunque annunciato che una società di money transfer messicana ha in programma di usare i Ripple Token XRP, suppongo a copertura delle operazioni di trasferimento di denaro.
Visto questo primo importante punto proseguendo nell’attività di ricerca su XRP molti critici affermano che non si tratta di una cryptocurrency vera e propria. Vediamo perché.
Le cryptocurrency o meglio le blockchain o i DAG sulle quali le cryptocurrency “girano”, al fine di poter finalmente superare le problematiche legate alla proprietà della moneta, devono essere:
- decentralizzate/distribuite;
- senza barriere all’accesso;
- resistenti alla censura statale o privata che sia;
- trustless ovvero non ci deve essere alcun ente o persona in cui si debba riporre la fiducia per la corretta esecuzione delle operazioni, che siano passaggi di valuta o contratti.
E qui troviamo il primo scoglio… XRP, nel Gateway Bullettin GH-2014-02 (files/GB-2014-02.pdf) Ripplelabs descrive la funzione di Balance Freeze dove un Gateway (gestito da persona od ente) può congelare tutto il Gateway o soltanto un’utente. Il tutto per essere compliance, ovvero poter rispettare le normative nazionali ed internazionali sui trasferimenti di valore.
A conferma di tutto ciò Monica Long, VP of marketing and communication in Ripple Labs in una dichiarazione a Bitcoinist.net affermava: “è necessario avere un’autorizzazione legale per poter operare come gateway – ndr di ripple – in molte giurisdizioni”.
Pertanto ripercorrendo la nostra scaletta, di sicuro si riscontrano i punti 2, 3 e 4 non rispettati da XRP che non possiamo considerare una cryptovaluta vera e propria ma piuttosto un sistema di scambio di valori.
Pertanto finito il momento speculativo, se la rete di Ripple che ad inizio 2018 conta circa 1.4 milioni di transazioni al giorno (https://xrpcharts.ripple.com/#/metrics) dovesse rimanere nelle top 10 perché magari verrà effettivamente adottato dal sistema bancario in alternativa di sistemi più lenti (SWIFT), ne sarò felice ma consapevole che si tratta di una evoluzione del sistema bancario e non di un superamento di questo.
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Manager and consultant in tax, law, financial and business administration on cryptocurrency, blockchain and DAG, co-founder and treasurer BTC Association