Scusi ma lei paga le tasse?
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Scusi ma lei paga le tasse?
Italia 1971, quello con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia non è stato il primo film a denunciare il problema tasse in Italia, già il grande Totò ne aveva ridicolizzato alcune sfumature … eppure ad ogni innovazione quel che preoccupa nel Bel Paese sono due cose:
1- se è vietato,
2- se ci si paga le tasse… anzi “tanto ci andranno pagate le tasse”.
Ed è così che ragionano tutti o quanto meno i più, persino le menti più brillanti non sono esenti da questo modus ormai antropologico.
Il 16 aprile 2018 Ultimo Comma la rubrica sul sole 24 ore di Dario Deotto (qui) dove il nostro fa un’accurata analisi dello stato dell’arte sulla tassazione delle c.d. criptovalute, ossia di quei pochi strumenti che al momento possiamo analizzare in Italia.
Senza troppi voli pindarici “in attesa di una espressa ‘codificazione’ del fenomeno” l’unica conclusione per i privati che hanno realizzato plusvalenze da investimento, “quindi non come mezzo di pagamento” sottolinea giustamente, ricadono nella peggiore delle pieghe della legge fiscale: redditi diversi art. 67 comma 1 lettera c-quinquies. Una categoria residuale dove entra quel che non si riesce a classificare. Con questa classificazione si avrebbe lo svantaggio che le eventuali minusvalenze degli investimenti in criptovalute non potrebbero essere compensabili, come avviene per i titoli azionari ad esempio.
Nulla di eccepibile, uno scritto logico e coerente, che però dimentica, quantomeno di analizzare, un fondamentale del nostro ordinamento giuridico, ossia l’articolo 23 della Costituzione: nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.
Purtroppo il legislatore dimentica spesso questo fondamento del principio di non aggressione e come questi anche le migliori penne – o meglio tastiere – partono dal presupposto che una semplice circolare ministeriale o dell’agenzia delle entrate possa ribaltare l’ordinamento giuridico. Eppure è così i parlamenti nati per tutelare i cittadini dalla tirannia ormai nell’inflazione normativa hanno creato le basi per una nuova tirannia dove tutto è in discussione anche che l’acqua sia formata da due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno!
Per fortuna vi sono altri paesi in cui, pur avendo un apparato burocratico notevole, le norme tendono a favorire le innovazioni, soprattutto fintantoché queste non sono comprese appieno. Abbiamo due esempi vicini, la Svizzera e la Germania, quest’ultima addirittura ha emanato una regolamentazione molto aperta dove vengono esentate alcune forme di reddito, ne avevamo parlato qui.
Quello di cui abbiamo bisogno è un vero e proprio “fork” da quei soggetti che utilizzano le leggi come strumento di oppressione, per fare questo non c’è bisogno di fucili e delle rivoluzioni basta adottare le possibilità che si sono offerte dalle criptovalute.
Paolo Musumeci
paul@theblacklily.eu
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Manager and consultant in tax, law, financial and business administration on cryptocurrency, blockchain and DAG, co-founder and treasurer BTC Association