XRP: il più grande exchange decentralizzato del mondo!
Una delle funzionalità meno conosciute di XRP si rivela invece essere una delle feature più distintive di questa blockchain! Vediamola insieme!
Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta di questa blockchain, che sembra tanto controversa ma che in realtà “nasconde” delle funzionalità veramente all’avanguardia.
Se non lo avete fatto vi consiglio caldamente di leggere l’articolo introduttivo su XRP e soprattutto l’articolo che parla di come funziona il protocollo di consenso.
Prima di affrontare gli aspetti più tecnici, è necessario fare una piccola introduzione “filosofica”.
E’ necessario per poter comprendere appieno la funzionalità di exchange stessa, e del perché esiste!
Quale Blockchain vincerà?
Questo è uno degli argomenti che tiene banco su tutti i canali social e non dedicati alle crypto.
Non si può non notare come ogni appassionato “tifi” per la sua crypto preferita, facendo previsioni del tipo “Bitcoin sarà il re incontrastato”, “macché Verge è migliore!”, “impossibile, InserireNomeDiCryptoDesiderata spazzerà via tutti”… e potrei continuare all’infinito.
Cerchiamo però di essere obiettivi e utilizziamo la logica: non esisterà mai una blockchain che vincerà su tutte le altre!
Il motivo è presto detto: non può una blockchain, da sola, risolvere tutti i problemi che il mondo reale ci pone davanti.
Così come non esiste un unico sito web su internet (abbiamo Amazon per gli acquisti online, Facebook per la parte social, Google per le ricerche, Netflix per lo streaming, ecc…), anche le blockchain si stanno sempre di più specializzando per risolvere dei problemi specifici.
Per spiegare meglio il concetto non c’è nulla di meglio di uscire dal mondo informatico e cercare un esempio analogo, per esempio nel campo “automotive”. Guardate questa semplice immagine:
Come potete notare il progetto iniziale dell’auto era praticamente unico. La Ford Model-T ha scritto un’epoca!
Man mano però che la tecnologia avanzava e l’interesse verso le quattro ruote motorizzate aumentava, sono nati dei veicoli specifici per risolvere problemi specifici.
Ecco che il camion ha una grande capacità di trasporto, ma è lento e ingombrante.
Una famigliare è relativamente piccola e agile, va bene per la vita quotidiana!
Un’auto da F1 ha l’unico scopo di far divertire e gareggiare… ecco che non ha il baule per esempio, a cosa gli serve?
Nessuna di queste è migliore dell’altra, semplicemente ognuna è migliore nel suo campo di applicazione.
Questo discorso ovviamente si applica anche alle blockchain, ed ecco perché è praticamente impossibile che ci sia una vincitrice: non ha senso logico e pratico!
Questo significa che nel prossimo futuro ognuno di noi avrà a che fare con diverse blockchain a seconda dell’esigenza che in quel momento deve risolvere.
A questo punto però sorge un altro problema: Come faccio a passare da una blockchain ad un altra?
Attualmente tutte le blockchain sono network isolati, che non comunicano tra di loro. Questo significa che ognuno di noi dovrebbe acquistare diversi token da utilizzare, ma è assolutamente impraticabile!
Una possibile soluzione? XRP ovviamente!
Ecco, qui entra in scena XRP: è una delle tante crypto, ma in realtà è stata creata proprio per risolvere questo problema.
XRP è più di una blockchain, è un connettore di blockchain!
Grazie al suo potente protocollo di consenso, riesce a trovare la strada più breve per convertire qualsiasi crypto in qualsiasi altra cosa e viceversa. Basta che esista almeno un exchange sul ledger che converte XRP in FIAT/Crypto/Azioni/Punti della Esso/Punti Fragola, ecc…
Questo significa che io posso avere solo Euro, e pagare una persona in Verge, senza il bisogno che io acquisti Verge… ci pensa XRP a trovare la strada più breve tra diversi exchange.
Istruisco il pagamento, XRP troverà l’exchange più economico che converte Euro in XRP… dopodiché gli XRP si sposteranno su un exchange economicamente vantaggioso che convertirà gli XRP in Verge e li depositerà sul wallet finale del destinatario.
Tutto questo in massimo 5 secondi, esponendo quindi la transazione ad una volatilità quasi inesistente e con delle fee ridicole!
Se ci pensate bene è rivoluzionario: ognuno riceve le monete che desidera (che siano FIAT o Crypto ad XRP non interessa), e ognuno utilizza solo ciò che possiede per pagare tutti quanti.
In questo modo si elimina la complessità, e si lascia la libertà ad ognuno di utilizzare il network di pagamento a lui più congeniale!
La parte di conversione infatti NON viene eseguita “a mano” dall’essere umano, ma se ne occupa in automatico XRP!
E non ci sono limiti! Se Lufthansa aprisse un exchange che scambia le Miglia di Volo in XRP, potrei utilizzare le mie miglia di volo in eccesso per pagare in Pesos l’albergo dove ho soggiornato in Messico. Tutto questo con una esperienza assolutamente fluida e senza preoccupazioni per entrambe le parti coinvolte: l’albergo vuole Pesos? Riceverà Pesos. No problem!
Per essere più specifici, tutto questo è gestito a livello “più alto” da un nuovo protocollo, ratificato come standard W3C, che si chiama Inter-Ledger Protocol (ILP).
XRP è il livello di trasporto che ILP può utilizzare per passare da un network di pagamenti ad un altro.
Per evitare di mettere troppa carne sul fuoco e creare confusione, ne parlerò in dettaglio nel prossimo articolo!
Perché è necessario il protocollo di consenso per essere un Exchange?
Ho ribadito più volte che il protocollo di consenso è un punto cardine fondamentale per permettere ad XRP di operare come exchange.
In linea teorica anche Bitcoin potrebbe fare la stessa cosa, ma ci sono dei limiti nel protocollo (oltre alla velocità della transazione e alle fee generalmente molto più alte).
Uno di questi è il fatto che il nodo che vince la soluzione di un blocco, ne diventa il proprietario, e quindi può decidere le transazioni che vengono inserite al suo interno.
Questo potrebbe portare a delle collusioni, per esempio un mining pool potrebbe favorire le transazioni verso degli exchange “amici” (in cambio di una percentuale) e scartare transazioni magari più economiche per il consumatore finale.
Nel protocollo di consenso invece abbiamo visto che nessun nodo è padrone del ledger, la decisione viene presa da tutti quanti in modo equo, quindi se un exchange viene scelto per quella particolare conversione è perché realmente ne ha i meriti (economicità, velocità di transazione, liquidità disponibile in quel dato momento, ecc…)
Il consenso quindi è indispensabile per costruire un network equilibrato, che rispetti le stesse regole ovunque!
Questa è un’ulteriore testimonianza (come se ce ne fosse ancora bisogno) del fatto che XRP non è centralizzato!
E’ decentralizzato by design, il protocollo di consenso è forse uno dei capolavori di sviluppo di questi ultimi anni, è leggero, costa poco, consuma pochissima energia ed è velocissimo!
State in guardia insomma da tutto il FUD che gira su internet riguardo XRP, e non fidatevi di me, ma fate anche voi le vostre ricerche con calma e dedizione!
Alla prossima settimana!
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System Integrator, installo e configuro server dalla mattina alla sera! Appassionato di blockchain e particolarmente di XRP